Just a perfect Christmas time… una valigia di freddo!

Si ributto’ sulle righe di quel testo astruso nel tentativo di non ripensare al giorno della sua partenza, dalla stazione di Primolano, dove papa’ lo aveva accompagnato, aiutandolo a portare la pesante valigia di cartone nella quale mamma aveva messo anche delle lenzuola di flanella. Mamma con le lacrime agli occhi mentre lo salutava, io che mi stringevo alle sue ginocchia.

La baracca di legno alla periferia di Stoccarda  aveva le pareti sottili, si sentiva davvero tutto e lui faticava a concentrarsi sui libri: il professore era stato inflessibile nel dirgli che le difficolta’ per  superare l’ esame di ammissione all’ univerita’ erano considervoli vista la sua preparazione di base di  semplice birraio.

Le voci e le risate provenienti dalla stanza vicina erano insopportabili, come quella poverta’ assoluta che giaceva suo fondo della sua valigia e della quale voleva disfarsi. Fu in quel preciso istante che decise che il suo destino sarebbe stato diverso.

Scrisse una cifra su un foglio di carta, la appese all’ anta interna dell’ armadio: quello sarebbe stato il suo traguardo.

Sono trascorsi 50 anni da quella fredda notte di febbraio, Procme è diventato il nome della sua ditta.

Ogni volta che mi racconta questa storia mi commuovo alle lacrime, nella consapevolezza che i sogni ancora una volta non fanno rumore e possono portarci  oltre le nostre aspettative.

(Dedicato a mio fratello )

16 Comments
  1. Toccante e pieno di forza,di speranza e di amore questo tuo condividere con noi un pezzo della tua storia…si sentirà onorato tuo fratello per questo post
    Un abbraccio ad entrambi. Attendendo il Natale.

    1. Daniela mio fratello ed io viviamo lontani, abbiamo 12 anni di differenza, lui è piu’ grande di me, ci siano ritrovati dopo che è mancata la mia mamma, prima avevamo un rapporto piu’ complicato. Ora è davvero “affetto e famiglia” grazie del tuo bel commento Lori

  2. Lory questo racconto mi ha emozionato, mi ha fatto ricordare i tanti sacrifici fatti dal mio caro papà, quando ha lasciato la sua terra per lavoro, la vita non è semplice, occorre forza, determinazione! In questa foto meravigliosa c’è calore e amore! Un abbraccio ad entrambi!❤

    1. Maria Luisa, mio fratello ha avuto coraggio, forza e determinazione e lo ammiro tantissimo per questo. Si ci vogliamo molto bene e questo è un dono immenso.
      Lori

    1. Luisa cara grazie. Pensa che la valigia di cartone l’ha messa all’ entrata della sua ditta, per ricordare e ricordarsi il percorso fatto. un abbraccio lori

    1. Maria Cecilia grazie! Mio fratello è stato davvero tenace! a volte mi chiedo come sia riuscito partendo veramente da zero! baci lori

  3. Ma dai……che bella storia è questa. Si vede che avete talento determinazione ma soprattutto sogni ai quali non rinunciate.
    Vi ammiro moltissimo e tu sei semplicemente stupenda nel raccontare le tue storie.

    1. Elena grazie tu mi incoraggi sempre nello scrivere! e il prossimo anno parte un nuovo piccolo progetto!!!! …. di cui abbiamo gia’ parlato! grazie per le belle parole che dedichi anche a mio fratello

  4. Il tuo scritto mi ricorda uno dei miei amati libri d’infanzia: “Cuore” di De Amicis. Crescendo, per uniformarmi allo “spirito dei tempi”, l’ho un po’ messo da parte, quasi provando vergogna per il fatto di commuovermi nel leggere quei racconti edificanti. Ora questo cinismo mi ha in parte lasciata e quindi accolgo con ammirazione e rinnovata commozione il racconto della straordinaria avventura di tuo fratello, cui rivolgo tutta la mia stima e l’augurio di ogni bene. Grazie come sempre, cara amica, per condividere con noi emozioni e ricordi.

    1. Milena, grazie! Mio fratello ha fatto tanta strada solo contando sulle sue forze, i nostri genitori erano troppo poveri per aiutarci a studiare. Io a mia volta non potei frequentare l’ universita’.
      Per quanto riguarda le letture.. siamo perle rare nel trovare ancora piacere in libri come “CUore” e “Piccole donne” quest’ ultimo io lo rileggo ogni natale e proprio nell’ edizione che mio padre e mamma mi regalarono. E questo mi commuove, non avevamo nulla per’ un piccolo regalo sotto l’ albero c’era sempre. Questa è la mia parte “snow” !!
      lori

  5. “Piccole donne” e “Piccole donne crescono”: un altro tuffo nel passato, nel calore di pochi regali, pensati da chi li donava e attesi da chi li desiderava, così che il poco diventava tutto…

    1. MIlena cara due libri che amo profondamente. Sai che sono stata a vedere la casa natale di Louisa May Alcott in USA? tantissimi anni fa! un abbraccio

  6. a volte non si riflette su cosa ha portato una persona in quella data posizione. Spesso diamo giudizi affrettati sugli altri perché viviamo in un mondo frettoloso che non ha desiderio e neppure la volontà di fermarsi un attimo e di riflettere.
    Bella, impegnativa, ricca di scarifici e di soddisfazioni la vita di tuo fratello. Bellissimo il fatto che vi siate riavvicinati dopo la morte della tua mamma. La famiglia è un dono grande, molto più grande di altri. Va sempre protetta! Un grande abbraccio biondina 😘

    1. Gisella è verissimo, spesso ci soffermiamo a quello che vediamo da fuori e non conosciamo il percorso che ha portato una persona ad essere magari in una buona posizione. Credo che mamma dal cielo vegli su mio fratello e su di me ed abbia fatto questo miracolo di riavvicinarci regalandoci affetto! un abbraccio girl

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