Eccomi qui alla ricerca di qualche briciola di emozione per l’ attesa della Santa Pasqua che mai come quest’ anno mi sembra solo una data sul calendario.
Adesso potrei dire che “ un tempo” era tutto diverso, ma quel tempo passato ed abbellito dalla nostalgia come spesso accade con i ricordi che vogliamo tenere nel cuore si scontra oggi più che mani con questo presente dove sempre di più si avverte, o forse lo avverto solo io una perdita di valori, un egoismo che mette cerniere alle parole gentili, ai gesti gentili.
La Pasqua un tempo era prepararsi alla passione di Cristo e alla Sua resurrezione, la confessione, la messa con la comunione, i calzettoni bianchi nuovi anche se magari quel giorno faceva freddo come a gennaio, la colomba con lo zucchero che era solo la colomba e non aveva mille fragranze come oggi, erano le uova colorate che nei giorni dopo diventavano insalata da mangiare con il pane, era un uovo di pasqua di cioccolata e la sorpresa che tintinnava se lo si scuoteva e che poi quasi sempre era un portachiavi, erano i pezzetti di cioccolata nel pane raffermo, era la speranza di essere tutti più buoni un po’ come a Natale ma con le primule raccolte e messe nel piatto fondo quello della minestra.
E mentre ripenso a tutto questo ricerco tra le pieghe delle mie emozioni quella che mi faccia attendere la Pasqua.
Lory
@ foto Pinterest web
Lory bellissimi i tuoi racconti d d’infanzia al tempo di Pasqua..
Oggi più che mai la Pasqua si aspetta si invoca perché porti la pace …nel mondo e dentro di noi fra le persone con cui ci relazioniamo ogni giorno🕊
Grazie Daniela, quest’ anno davvero fatico a trovare l’entusiasmo e anche l’ approccio di fede a questa festa, forse per la stanchezza che questi due anni di pandemia portano con se’. buona giornata Lori
Buon pomeriggio cara Lory, anche per me questa Pasqua è una data impressa sul calendario, come hai detto precisamente tu, i ricordi del passato e dell’infanzia sono i più belli e secondo me significativi,dove la festa si sentiva per i veri valori, oggi non dico che non si rispetti altrettanto, ma i tempi totalmente cambiati, il periodo triste che siamo vivendo, fa sembrare tutto sottotono,però come insegno ai miei ragazzi di catechismo, bisogna sempre sperare e far rivivere loro, in chiave un po’ moderna e rivisitata ,i passaggi della Santa Pasqua, proprio come evoca il suo significato Pasqua= passaggio.
Un abbraccio affettuoso e grazie sempre ❤
Maria Luisa eccomi la Pasqua e’ passata e mi spiace che per me non abbia portato l’ emozione del Natale.Ricercare i piccoli ricordi e le abitudini buone dell’ infanzia di quando il mondo era più povero, essenziale ma anche più vero e’ un modo per tenerci stretti le tradiozioni, ti abbraccio 🌸🤗🐣
Cara Lori, condivido molti dei tuoi rimpianti nostalgici per un passato dove si viveva con meno ma con maggior consapevolezza e quindi più pienamente: mi pare ancora di avvertire sul palato il sapore del pane “sporcato” con il cioccolato delle uova pasquali, magari gustato su un prato verde il giorno di Pasquetta..
Già prima della pandemia e dello scoppio della guerra, avvertivo con dolore un mio progressivo ma inesorabile “scollamento” dalla società in cui vivo: nessuna condanna, solo un diverso modo di sentire e pensare.
Nelle ricorrenze, forse perché ne avvertiamo la sacralità, il superfluo suona ancor più stucchevole e l’apparenza si rivela in tutta la sua pochezza perché siamo alla ricerca, più o meno consapevole, di punti fermi che ci sostengano.
Seppur doloroso, è un bene non fuggire da queste riflessioni perché possiamo recuperare il senso della misura e rimettere nella giusta prospettiva priorità, relazioni, decisioni: che stia in questo la speranza di “esser più buoni” e di rinascere, insieme alla natura primaverile e al Signore risorto?
E allora, nonostante ciò che ci circonda, dobbiamo avere il coraggio di non demordere nel cammino, confidando che anche il tempo della caduta non sia un tempo perduto.
Buona giornata.
Milena cara riassumo nella mia risposta quello che ho scritto nel mio ultimo post sulla resurrezione dello spirito e di noi stesse e credo che lo facciamo ogni giorno di provare a migliorarci, adattarci al mondo in mutamento che spesso delude anime romantiche come siamo tu ed io. Questo ennesimo periodo di costrizioni con la guerra nelle terre ( quasi) vicine ci fa sentire ancora di più la mancanza delle piccole buone cose di un tempo. Un abbraccio
In un mondo che pare regalarci tutto, ci manca il sapore delle cose autentiche. E’ un periodo che faccio spesso confronti con il passato come se all’improvvisto qualcuno avesse azionato il comando “avanti” …mentre io non ho ancora finito di assaporare ciò che avevo. grazie Lory ti auguro una buona e Santa Pasqua.
Cecilia mi ritrovo pienamente in quello che scrivi, per questo sempre più spesso nel tempo libero cerco nei piccoli paesi limitrofi quelle tradizioni che ancora restano.. e’ vero sembra che tutto corra senza ritegno e senza soppesare i valori e le vere cose che contano. Un abbraccio