Just a perfect moment…come facevamo?

Come facevamo prima quando non esistevano instragram, le influencer, gli acquisti online?

Ricordo che a fine estate arrivava a casa il catalogo di Postal Market. Lo sfogliavo con stupore: la prima parte era dedicata alle tendenze di stagione con i capi piu’ belli, ma difficilmente si osava acquistare “per posta”, non esistevano ne’ la carta di credito, ne’ il bancomat.
Si aspettava che le vetrine esponessero le loro collezioni, anche se tendenze arrivano in provincia  qualche stagione dopo rispetto alle grandi citta’ era una gioia osservare, desiderare, risparmiare per avere il cappotto nuovo o lo stivale.

Poi il mondo è cambiato velocissimamente, con gli acquisti online, le catene low cost, instagram, le foto ed i video delle sfilate.
Fare shopping e’ diventato più facile, divertente, anche comodamente sedute in poltrona.
I trends di stagione sono spesso dettati dalle foto che si susseguono incessantemente su Instragram e forse questo e’ l’ aspetto al quale dobbiamo porre attenzione per scegliere con gioia ed attenzione quello che veramente si addice al nostro stile, anche se  le tendenze che  riprongono lo stile anni ’80, o  mastodontiche scarpe da ginnastica, collanine e bracciali con conchiglie anche se non siamo su una spiaggia tropicale.
Felice shopping d’ inizio settembre da Snowinluxury!
@foto Pinterest/web
12 Comments
  1. No Lori, non abbiamo bisogno di seguire la moda del momento e neppure avere la It bag. Però è sempre piacevole sfogliare le riviste, curiosare nelle vetrine e fare qualche acquisto online. Oggi le ultime tendenze arrivano anche nelle città più piccole (meno male) ma tutto cambia e devo dire che questi cambiamenti sono meglio di tanti altri. Il gusto e l’eleganza (quelli che li posseggono) se li tengono stretti e non si fanno “prendere per i fondelli” dai trends.
    Un abbraccio 🤗

    1. Ciao Girl! a me piace seguire la moda moderatamente, ogni tanto mi lascio tentare (vedi anfibi!!! hihihi), certo e’ confortevole stare sedute in poltrona e con un clic raggiungere i brand piu’ belli anche solo per fare “giretto” nei negozi virtuali.
      Mi chiedevo solo come facevamo un tempo… sembra passato un secolo, invece sono solo pochi decenni… e tutto scorre velocissimamente e per fortuna ora possiamo anche “scriverci” da una parte all’ altra del globo in tempo reale senza inviare posta “area” ricordi? che ci metteva mesi via nave ad arrivare! buona domenica

  2. che bel tuffo in un passato che ho vissuto anch’io…Postalmarket, le riviste con le anticipazioni delle tendenze, l’attesa delle vetrine…purtroppo oggi tutto questo spingere a comprare, ad un “nuovo” a tutti costi mi sta veramente stancando. Non mi viene più neppure voglia di acquistare riviste di moda perchè nei servizi fotografici propongono abbinamenti assurdi ed importabili e la pubblicità, un tempo mal sopportata, ora è la cosa più interessante. Ho letto un articolo che parlava dell’inquinamento dei capi d’abbigliamento tant’è che c’è stato chi ha proposto di stare per un mese senza fare acquisti. Non sono d’accordo sull’evitare shopping (non ci riuscirei) ma vorrei limitare i miei acquisti: comprare meno ma di qualità (possibilmente italiano) per crearmi un guardaroba che possa durare nel tempo. Almeno…ci vorrei provare. grazie Lory

    1. Maria Cecilia e’ la stessa riflessione che ho fatto in uno dei miei ultimi post, dove ho anche fatto un’ elenco dei capi che vorrei per questo inverno e mi sono imposta da due mesi di non usare la carta di credito! fino a fine settembre, per “depurarmi!” dallo shopping anche quello online che a volte tenta con un semplice clic ad acquistare capi ed accessori che alla fine non sempre ci servono o non sempre sono come nella foto che ci propone il web. Anch’io compero meno riviste di moda e sto un po’snobbando zara e H&M.. voglio tornare agli acquisti mirati in piccoli negozi dove la commessa ti segue e anche l’ acquisto ha un piacere diverso.

      Buona domenica

  3. Buongiorno Lory,ricordo questo catalogo, le riviste di moda mi piacciono tutt’ora, un tempo la mia mamma le acquistava , quando ancora cuciva, erano molto belle. Adesso e’ tutto cambiato,forse c’è troppo,i centri commerciali sono un pieno di cose .Mi piace la qualità, non amo accumulare e farmi coinvolgere troppo, anche se a volte non è sempre facile! Un abbraccio a te e tutte le signore 😍

    1. Maria Luisa, ricordo che la sarta del paese aveva le riviste per i “modelli”. Dobbiamo adattarci al nuovo ma non farci travolgere. Istragram e’ una vetrina ghiotta che spesso ti ubriaca con mille outfits e trend e io per prima ci sono cascata qualche volta facendo acquisti incauti… che poi’ non ho indossato! Uno fra tutti un completo autunnale color verde sottobosco bellissimo in foto ma immettibile perche’ di un tessuto che gratta e irrita la pelle.
      Poco ma buono! il mio nuovo motto. Buon inizio di settembre

  4. Credo che quello che conti sia avere stile e non essere “fashion” o seguire i trend.
    Si può prendere spunto, senza copiare ed omologarsi rimanendo se stesse.
    Quante volte ho sfogliato il Postal Market a casa della nonna.

    Buon weekend

    1. “Less is more”, dice sempre Csaba; prima di lei, Mlle Coco insegnava che “la moda passa, lo stile resta”. Avverto sempre più forte l’esigenza di ridurre la quantità e alzare l’asticella della qualità, anche in un’ottica di sostenibilità ambientale ed equità sociale. Restando in tema, inizio oggi il libro proposto in un precedente post: “Dan-Sha-Ri” di Hideko Yamashita, con l’obiettivo di continuare a liberare dal superfluo gli spazi, fisici e mentali. Grazie del consiglio di lettura.

      1. Milena mi ritrovo, ancora una volta, in tutto ciò’ che scrivi!! alzare l’ asticella mi piace! anche nel rispetto dell’ambiente. In questi giorni sto seguendo le foto del ghiacciaio della Marmolada che si sta inserobilmente restringendo e mi ho una stretta al cuore nel vedere come la natura si stia ribellando alla stupidita’ e all’ egoismo dell’ uomo. Un tempo comperavo spesso da Zara, ora non riesco piu’ non so come e dove siano confezionati i loro prodotti e quali sostanze siano usate per colorare le stoffe ed allora ho fatto un passo indietro tornando a cercare i piccoli negozi. Buon inizio di settembre

    2. Roberta cara tu sei sempre molto attenta alle tendenze e riesci a cogliere i dettagli per inserirli nell’ ouftfit quotidiano e questo mi piace molto! Buona domenica e felice inizio di settembre

  5. Postale market l avevo quasi dimenticato….😁 si sfogliava ma non si comprava 🤣 la mia mamma era restia a questo tipo di shopping! Ricordo che aveva la sua sarta e sceglieva i modelli da una rivista che se non ricordo male (ero molto piccola) si chiamava cherie mode? O qualcosa del genere che penso ora non esista più!

    1. Marina!!! E’ vero Postal Market si sfogliava e mamma NON ci permetteva di comperare”Per posta”… sembrava quasi una cosa aliena, pensare che ora facciamo spesso acquisti con un clic! La sarta del paese era quella che aveva le riviste “preziose” con i modelli “di moda” che poi cuciti da lei non erano mai come quelli della foto con immensa delusione di noi tutte!!

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Fiorella Spagnoli Web Developer
disclaimer: Some pictures posted here are taken from the internet, they are not mine, just sharing what I love. If you have copyright over any of them, send me an e-mail and I will take it out.
Note some photos are edited nevertheless no copyright infringement intended.