I suoi passi riecheggiavano sull’ acciolotato ancora prima che il sole sorgesse, con gesti lenti e regolari deponeva la fiasca con l ‘ acqua e la nascondeva dietro “ el masaron” (il cumulo di massi) perché rimanesse fresca e iniziava a falciare l’ erba intrisa di rugiada e di giorno nuovo.
Era il vicino di casa, (quando per vicino d’ intendeva la distanza di quasi tre kilometri di bosco arboreo) che si sapeva essere un lavoratore instancabile, metodico, parco di parole ed emozioni.
Lavorava per ore sotto il sole, facendo solo brevi soste per bere un sorso d’ acqua o per pranzare sopra un fazzoletto di tela ruvida e spessa, per poi continuare a falciare con una calma serafica che ora definiremo zen.
Non si curava molto di quello che la gente pensava di lui e del suo metodo di lavoro, perché a fine giornata aveva raggiunto esattamente l’ obiettivo che di era prefissato.
Se mi capitava d’ incontrarlo mi salutava con un “ buon giorno padroncina” ed io ero fiera di quel nomignolo signorile anche se stentavo a comprendere quale fosse davvero il mio podere se non quello dei canti delle cicale e dei fiori che coglievo.
Ripensando a questo ricordo ho compreso che non di rado per ottenere ciò che vogliamo dobbiamo saper usare l’ arte del fare o del dire con pazienza, senza dare troppo ascolto a chi afferma che dovremmo falciare più in fretta o non farlo affatto.
Felice canto delle cicale di luglio da Lory
P.s. La chiusa del post originale era diversa, l’ ho modificata nottetempo per rispetto verso me stessa in quanto sono stata bannata su IG dove in un notissimo profilo i miei commenti non si vedono più, forse un giorno mi racconterò, non vorrei far passare sotto silenzio questo accaduto. Frank, uomo saggio, mi ha detto “ assa perder” ( lascia perdere) ed io aggiungo per oggi, per ora…
respirandolesalite… sempre
Che bello questo aneddoto, cara Lory! 🙂
Felice domenica di Luglio anche a te, anima bella! <3
Lory ho letto ieri sera al volo il post quando la chiusura era diversa..ti direi che Frank ha ragione..alla fine lasciar perdere è la cosa migliore..tuttavia mi sento di dirti che non sempre è giusto..ovvero se alcune persone ci feriscono o si comportano in maniera maleducata o si permettono di dare giudizi quando non conoscono perfettamente come stanno le cose (e parlo in generale anche nella vita di tutti i giorni, non solo a quello a cui tu ti riferisci) allora è giusto rispondere per le rime e rimettere queste persone “al loro posto”..non farsi mettere i piedi in testa..non sempre si può stare zitti e non credo sia nemmeno giusto nei confronti di noi stesse..spero di essermi spiegata😅..bello il racconto del post😊..buona domenica!
Grazie Sara di cuore e con tutto il cuore per questo commento. Nottetempo ho modificato il post appunto su consiglio di Frank, ma ci sarà il momento per esplicitare quanto mi e successo. Ho il vostro supporto di tutte voi e questo mi dà energia per continuare nel blog. Non e’stato nulla di grave, ma sono stata umiliata e poi bannata dal profilo di questa persona che delle buone maniere ha fatto il suo brand☹️
Un abbraccio
Lory sembra x certi versi la descrizione di mio papà che falcia l erba a 79 anni ancora come un tempo…❤…
Grazie x condividere con noi questi tuoi ricordi.
Riguardo al finale del post..
I will stay tuned😉
Buon proseguimento di domenica
grazie Daniela e un abbraccio leggi il nuovo post se ti fa piacere