Settembre 2010… a pochi tornanti dalla cima inizio’ a scendere una neve gelata che mi pungeva il viso fino a farlo rattrappire per il freddo.
Fermarmi sarebbe stata la soluzione più semplice , arrendermi a quel tempo inclemente.
Ho continuato a correre, bagnata fino alle ossa. Mai dimentichero’ l’ applauso spontaneo del gestore del chiosco di patatine e panini arrivata in cima “Brava”..
Non avevo vinto nulla, se non la fatica, ma ero grata per quel piccolo gesto d’ incitamento, per quel piccolo riconoscimento su un passo quasi deserto ad oltre 2.000 mt. d’ altitudine.
Ho ripensato spesso a quel momento ed a come ci dimentichiamo di essere grati per quello che ci viene dato.
A come siamo molto piu’ inclini a prendere che non a dare….
A come la generosità sia scambiata per ingenuità……
A come per noi stessi invochiamo l’ ascolto, ma nel contempo non desideriamo ascoltare l’ altro.
Ma soprattutto a quanto fatichiamo a gioire della felicità altrui….. anteponendo sempre e solo noi stessi!
Nel cambio di stagione ricordiamoci anche della gratitudine, è un accessorio che non passa di moda.. mai!