Curare il troppo, trasformandolo in essenziale!
Scaturiscono improvvisamente mentre sto correndo le frasi migliori che per me diventano mantra.
E’ un tempo strampalato questo, nel quale mi muovo, ci muoviamo: le imminenti e tanto sognate riaperture che ci traghetteranno nuovamente verso la normalità fanno vibrare l’ aria di aspettative e trepidante voglia di tornare vivere, riappropriandoci di quelle abitudini che per quasi due anni abbiamo dovuto dimenticare: abbracci, strette di mano, il caffè al bar con l’ amica, la cena del sabato sera, la gita in rifugio, il sole sotto l’ ombrellone, la con – di – visione.
Non sono ancora pronta, non del tutto, perché avverto in modo impercettibile che questi lunghissimi mesi di chiusura hanno avuto sulle persone effetti molteplici e diversi, uno tra tutti un senso di accresciuta inadeguatezza e aggressività verso l’ altro, come se i mesi della pandemia avessero accentuato le nostre fragilità che stanno ora esplodendo spinte dalla nuova aria di libertà.
In questo periodo ho visto persone uscire dalla mia vita sbattendo la porta con fragore inaspettato e altre entrare in punta di piedi con affetto, accoglimento, amore.
Ho visto la natura fare in suo corso in modo assoluto con un’ inverno generoso di neve, cerbiatti che scendevano vicino al centro abitato, un maggio al nord carico di pioggia.
Ho osservato me stessa confrontarmi con il timore, la timidezza la gioia per l’ uscita del nuovo libro, riconoscendomi tuttavia il troppo di molto che vorrei ora trasformare in essenziale.
Accogliamo le riaperture, fate vostro il mio nuovo mantra …. se vi fa piacere.
Respirando le salite.., sempre!
Lory
@ foto Pinterest
mi dispiace… è sempre triste vedere le persone uscire drasticamente dalla propria vita; ma, come dici giustamente tu, bisogna che tutto segua il suo corso… buonanotte! <3
Luca grazie a te della dolcezza con la quali mi hai commentata nei miei ultimi post. Buona giornata Lori
Io faccio fatica a respirare ora non so ho più….mi trovo ad avere più paura dell’anno scorso forse pensavo che sarebbe finito il covid l’estate scorsa, invece di acqua sotto i ponti ne è passata ancora tanta e la gente mi sembra meno responsabile sarà anche stanca ma non è finitam, io certo non toglierò la mascherina tra due mesi…….. mi spiace ma mi sembra che il covid sia diventato una cosa politica e tutto ciò mi mette una tristezza infinita
Elisabetta siamo tutti sconquassati dal tempo dell’ attesa quello che ci ha visti chiusi e impauriti per mese, io ho una mia idea rispetto a tutto quello che sta girando attorno al COVID, ma che non esprimo perché sono certa di essere in totale dissonanza con il parere e l’ idea dei piu’.Dobbiamo vivere in modo diverso con maggiore attenzione per noi stessi…perche’ e’ cambiato qualcosa che si chiama libertà… un abbraccio lori
Già cara …la liberta che bella parola
Elisabetta mi sembra che orami in Italia non ci sia piu’ la libertà’ di parola… o comunque bisogna stare MOLTO attenti a come ci si esprime anche nella satira ho visto che sono stati presi di mira ferocemente…