Ti aspettavamo con le foglie scrocchianti appena cadute e coperte di brina, con le pigne raccolte in un vaso da mettere su davanzale, con la coperta buttata sul bracciolo per poi avvolgerci nell’ aria quasi fredda del pomeriggio ed invece hai portato ancora sole e caldo, fuori luogo, come lo sono spesso le cose o le persone troppo imperanti, quelle che entrano a gamba tesa nelle giornate contorcendo le abitudini, le aspettative, i momenti.
La fine di settembre che quest’ anno si è vestita d’ agosto porta in se’ un po’ di delusione quella delle stagioni sembrano non appartenere piu’ a loro stesse.
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