La luce che filtrava non era quella della sua stanza da letto, era una riga sottile che finiva sul pavimento.
Si guardo’ attorno forse non era ancora sveglia del tutto, cosa era quella minuscola fessura nel muro, quelle pareti in pietra che le giravano attorno.
Si alzo’ sulle punte per arrivare al davanzale e lo sgomento le serro’ la gola: una torre, come era possibile? Come ci era arrivata? Spinse sulla porta e quasi cadde per la vertigine della scala che sembrava precipitare nel vuoto.
Rimase immobile per qualche istante chiedendosi il perche’ di quel luogo.
” Siediti e respira” l’ammoni’ alle sue spalle una voce che ben conosceva”
Troppe volte ti avevo esortato a moderare parole e racconti, aspettative nell’ altro, ricerca di approvazione. Ma tu pur comprendo ricommettevi gli stessi errori, attuavi gli stessi meccanismi, Hai eretto da sola la tua torre nella quale ora sei imprigionata impossibilitata da mesi a fare quello che desideri, perche’ prima ti devi liberare da te stessa.
E per farlo devi abbattere la torre riducendo tutto quello che fino ad ora ha contribuito ad erigerla.Lei senti’ le lacrime arrivare come un fiume, vide la torre piano piano rimpicciolirsi,sgretolarsi ,i racconti sparire, le parole evaporare, il bisogno di ricompensa emotiva dileguarsi.
Guardo’ giu’ finalmente era in “ cengia” pronta per l’ ultimo campo base di una nuova cima di rinascita
Mai smettere di credere nella propria forza inferiore!
Molto interessante!!!
Grazie Giulia
Favola, allegoria…chiamala come vuoi…c’è sempre saggezza e poesia nei tuoi testi.
Forza Lory💪💞
Buon fine settimana
Daniela
Grazie Daniela le mie favole a volte ritornano nei momenti in cui ho bisogno di fare chiarezza ❤️
Dolce Lori, buon pomeriggio.
In varie fasi della vita costruiamo torri invisibili che ci imprigionano: credo dipenda, paradossalmente, dal nostro desiderio di sicurezza e libertà che, se mal gestito, porta a caricarci di catene e macigni che ci impediscono di respirare e di librarci in volo.
La forza interiore consiste allora nell’umiltà di riconoscere di aver sbagliato e nel coraggio di cambiare strada, consapevoli che potremo ancora errare ma confidenti nel fatto che impareremo qualcosa da ogni battuta d’arresto.
Un abbraccio e sereno weekend, l’ultimo di ottobre.
Milena cara e’ verissimo ci troviamo nella torre a volte inconsapevolmente e uscire richiede tempo…il tempo della saggezza e della pazienza, buon fine settimana nella tua bella casa con tea bianco e musica classica ❤️