Si erano depositati in sordina, per non svegliarla e lei non se n’era accorta se non quando sporgendosi aveva notato il pendio ormai quasi imbiancato. Era davvero gia’ tempo? Aveva dormito a lungo tra la calda estate e l’ autunno in compagnia delle lucciole e dell’ acquila, aspettando che le nubi e la pioggia diventassero fiori di ghiaccio che le fate del bianco avrebbero raccolto per tesserle il mantello del nuovo inverno.
Ed ora era gia’ tempo. Quale fiaba avrebbe narrato ai bambini che con il naso appiccicato al vetro seguivano la danza dei fiocchi bianchi?
Questa volta avrebbe raccontato loro delle fate gentili, quelle che a piccolo punto ricamavano sull’ orlo del suo candido mantello la filastrocca delle parole gentili, che avevano il magico potere di rendere il suo vestito sfavillante, ma che soprattutto che se pronunciate facevano brillare gli occhi di chi le ascoltava e regalavano dolcezza.
La filastrocca delle parole gentili sarebbe piaciuta ai bambini, ma ancor piu’ sarebbe servita ai grandi che le avevano da tempo dimenticate.
La principessa delle nevi era pronta a tornare a danzare tra le cime imponenti dello Sciliar con il suo nuovo mantello di dolcezza e gentilezza.
Perche’ la gentilezza, come i sogni non fa rumore.
@ foto Pinterest/web
Snowinlory ringrazia Maria Luisa, affezzionata lettrice per l’ idea delle parole gentili!
Dolce racconto, che profuma di pane e latte caldo, di quella semplicità che ci viene naturale da bambini – quando basta un po’ di sabbia per creare forme fantastiche – ma che forse perdiamo crescendo, nella fretta o per la durezza di certi periodi. Ora sto imparando a “deporre le armi”, non nel senso della resa ma facendo mia la forza silenziosa della gentilezza la quale, se anche non ottiene risultati o cambiamenti sugli altri, almeno mi fa star bene con me stessa. Buona serata, cara Loredana.
Milena, spero che la mia favola della principessa delle nevi che ricorre nei mei post soprattutto invernali possa portare dei messaggi di quiete e positività. Io a volte lo ammetto, mi chiudo in me stessa, quando la mia gentilezza viene percepita come fragilità della quale approfittare, perché sono ingenuità, spesso poco attrezzata avverso al naturale umana, ma cerco di ringraziare sempre ogni giorno la vita per quello che mi sta dando, dopo periodi difficili, cerco di essere gentile, dolce con le persone a cui voglio bene, ma anche con quelle che per esempio si adoperano per me che sia la commessa del negozio, al cameriere, all’ usciere che in ufficio fa le fotocopie.
Grazie del tuo confronto sempre profondo, attento. Buona serata, qui e’ nevicato in quota e io mi sento felice e grata che stia arrivando inverno. ( nel blog con la parola di ricerca principessa e fata del gelo potrai trovare altri post di questa favola …. Snowinluxury, mi farebbe piacere il tuo parere) 😍😘
Sarà un piacere, a presto.
Sicuramente! Lo leggerò ! Grazie infinite ❤
Volevo scrivere la “ natura umana” 😉
Grazie sempre a te Lory per il tuo bellissimo blog! Buona serata ! 😘💞
Forse potrebbe piacere ai tuoi bimbi del catechismo…. sarebbe carino … baci
La regina delle nevi…la mia fiaba preferita! Mi ricordo che la leggevo le sere d inverno prima di addormentarmi
Io ho preso il prestito la principessa delle nevi e l’ ho adattata alla mia favola sulle montagne dell’ Alpe di Siusi! Buon weekend❄️❤️
Quanta dolcezza in questo racconto, è stato un piacere leggerlo, grazie! 🙂 🙂 🙂
Nicoletta cara se cercherai nel blog con la parola chiave “principessa delle nevi” e “fata del gelo” troverai altri post di questa favola con la quale cerco di portare un messaggio anche introspettivo! grazie di cuore!
Lo farò.. 🙂 🙂 🙂