Piccole mele selvatiche, ammaccate dalla grandine: annodo la maglia per farne una tasca di fortuna e le faccio scivolare sapendo che saranno perfette sulla vecchia panca in ingresso.
La sera preparo la tavola davanti al camino, aspetto l’ amica per una cena, chiacchiere, riflessioni, risate, un bicchiere di vino rosato anche per me che sono astemia.
I rintocchi nella notte del campanile che segna le ore ed il rumore sinistro di un animale notturno: dormo sul tappeto con la finestra aperta per far entrare le stelle quelle che da lontano adornano cima Grappa.
Un nuovo quaderno di appunti dalla copertina rosa e luccicante, la lista dei capi che eliminerò dal mio guardaroba, una nuova stagione.
Appunti di montagna, nei luoghi che avete letto nel mio libro e che in me rievocano antiche emozioni, forti e a tratti prorompenti.
“ La conquista del silenzio, la cura dell’ anima, la quiete delle parole”
Buon’estate, cara Loredana! <3
Bellissimo post cara Lory, c’è magia nei tuoi racconti, un’atmosfera che adoro!
Buon pomeriggio di una domenica di agosto!
❤❤❤
Maria Luisa eccomi, grazie sono un po’ in ritardo con le risposte, nella casa di montagna non c’ è internet. Un abbraccio a voi 🐶
Grazie Luca 🍋😘
Che bello questo post…e che belle quelle mele ammaccate dalla grandine..ricordano quelle di mio papà che maturano a settembre..biologiche piccole imperfette ma buonissime ❤🍏
Buona serata lory
Daniela cara, da qualche mese non andavo nella casa di montagna,sono davvero bene, due giornate di silenzio.Le mele selvatiche sono in piccola gioia per me,
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