Piove ed e’ una pioggia stanca, non tintinna nelle pozzanghere, con scroscia gioiosa sulle foglie. E’ una pioggia dubbiosa, perché abbiamo cucinato, riordinato armadi, cantato dai balconi, colorato cartelli con scritte positive, atteso che la fase di chiusura arrivasse alla fine ed ora che le città a fatica, ma con forza vogliono ripartire, si avverte, o forse l’ avverto solo io, una stanchezza intrisa di domande sospese.
Stamane il bar difronte a casa ha riaperto; ieri le ragazze che lo gestiscono hanno lavorato fino a tardi per essere pronte secondo le nuove regole di sicurezza e distanziamento. Oggi non avevano che qualche sparuto cliente; mi si è stretto il cuore, ripensando al loro entusiasmo quando hanno avviato la loro attività, che se non dovesse decollare nuovamente le costringerebbe alla chiusura, come tantissimi altri piccoli esercenti.
Avverto una tristezza infinita per la precarietà, per questa nuova fase che stritola le speranze, gli entusiasmi, le abitudini, la libertà, sopratutto dei più fragili.
La fatica di adattarsi a questo qualcosa di indefinito che non avremo mai immaginato.
@foto Pinterest
In effetti questa pioggia sembra uno scherzo dei folletti…non vedevo l’ora di poter ricominciare a correrre…nooo è destino! ciao Lory
Davvero Cecilia uno scherzo dei folletti mi piace tanto!!! anche per me che avevo già’ iniziato a correre e sono bloccata e dovrò’ pazientare ancora per qualche settimana. un abbraccio
Concordo Lory cn te nel avvertire tristezza e precarietà e paura x la nuova realtà che ci troviamo davanti in questo momento…
Si va in giro cn mascherine guanti attenti al contagio dietro l angolo e le relazioni cn gli altri ne risentono..
Non so se ce la faremo mai del tutto..
Devo ancora portare mio figlio a conoscere suo nonno,mio papà e l idea di farglielo vedere cn la mascherina mi piange il cuore.. ma purtroppo per ora e così.. meglio nn correre rischi..
Ti abbraccio forte sperando in un maggio che migliori sempre di più
Daniela davvero non possiamo correre rischi, io esco, cerco di andare anche in centro,ma con senza la leggerezza di un tempo. Non avrei mai immaginato che il dopo sarebbe stato cosi,alla fine devo ammettere che la fase “chiusi in casa” ci dava maggiore sicurezza, un senso di protezione.Ora vedo in TV tanta gente scellerata, che non rispetta le regola e e questo mi fa paura. TI auguro di poter quanto prima fare una bella festa con i tuoi cari per la nascita del tuo bellissimo bimbo,
Un abbraccio lori
Grazie di cuore Lory…intanto mio fratello è venuto in settimana da ne a veder il piccolo .rigorosamente cn mascherina..mi ha fatto tristezza ma è giusto così almeno x adesso…
Buon we carissima
Daniela che bello quanto mi racconti sono tanto felice per te, assapora ogni respiro di questa nuova vita piena di vita infuso di gioia
Grazie a te Lory un abbraccio
È proprio vero c’è incredulità, paura, tristezza, sentimenti che si susseguono, vogliamo vedere positivo, un piccolo spiraglio di luce , ma tutto è faticoso, una salita interminabile!
Voglio sperare sempre, che l’Italia riparte con i giovani , con il loro grande sforzo ed entusiasmo! Con la saggezza delle persone che hanno un po’ più di età che hanno fatto tanti sacrifici! Forza a tutti! Un abbraccio a te e le signore di questo bellissimo salotto 💗😘
Maria Luisa qui in Alto Adige siamo abbastanza disciplinati,ma tuttavia e’ tutto sospeso, anche in centro i negozi hanno aperto,molti rimarranno chiusi, molte persone perderanno il lavoro. E’stata una catastrofe che nessuno avrebbe immaginato ed io fatico davvero a credere che tutto tornerà come prima.Frank che ricorda molto bene la seconda guerra mondiale dice che tutto si sistemera’ ma ci vorranno anni. Grazie dei tuoi apprezzamenti che mi danno la forza di continuare a scrivere su questo blog ogni giorno
Dici bene…stritola le speranze e le certezze dei più fragili. Ginevra in questo periodo è molto provata psicologicamente e sono giornate veramente dure da affrontare. Non è facile farla uscire di casa, odia dover indossare la mascherina, non si sente libera. Facciamo tutti fatica ad adattarci a questo nuovo modo di vivere il quotidiano, chi poi ha una disabilità intellettiva questa cosa fa fatica ad accettarla e non la vive serenamente.
Buona serata.
Roberta
Roberta cara ti ho pensata spesso in questo periodo, ed immagino che per Ginevra sia faticoso adattarsi ad una nuova realtà che per tutti noi comporta limitazioni, immagino che lei percepisca un senso di disagio avverso qualcosa che non conosce. Per fortuna avete come immagino dalle foto uno spazio verde e sopratutto tanto affetto da darle per farla sentire bene. Ti abbraccio e ti auguro una buona serata e speriamo che ogni giorno si vada verso una serenità’ maggiore.