“ Lo avevi nascosto ( il perdono) ?” – le chiese. “ Non proprio, lo avevo messo la’ dove ero certa lo avresti trovato, prima o dopo” – rispose la fata dei boschi – “ Ed ora che lo hai trovato cosa pensi di farne? – la interrogo’ scostando alcune foglie di mirtillo selvatico.
” Ci devo pensare” – rispose
“ Non indugiare troppo a lungo, le cose migliori sono quelle che vengono spontaneamente dal cuore “ incalzò la fata dei boschi.
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Così accese il camino anche se era luglio, preparo’ due tazze su un piccolo vassoio. Si sarebbero riviste dopo moltissimo tempo, dopo una crepaccio di silenzio che le aveva distanziate e nel quale lei spesso di era sentita inghiottire.
E poi era uscita dalla libreria con quel nuovo libro in mano e le era venuta in mente la sua amica di sempre, che temeva perduta per sempre e d’ impulso le aveva mandato un messaggio sulla iPhone rompendo quel vetro sottile che le aveva divise e chiedendosi se mai avrebbe risposto.
E lei era arrivata in quello strano pomeriggio di luglio, con la pioggia battente e un piccolo vassoio di macarons. Si erano abbracciate senza dire nulla, come se nulla fosse successo e riprendendo a parlare di libri e di vita.
Perché il tempo del perdono e ‘ quello migliore, ritrovarsi.
@ foto Pinterest/ web
COMMOVENTE
Grazie Patrizia, so che comprendi un abbraccio 🤗
Bello… e bella anche la foto! Buona serata, Loredaana! <3
Grazie Luca e buona domenica