“ Da Orazio” era l’ osteria del paese che fungeva anche da macelleria e da locanda per ospiti casuali, con un androne enorme e poco illuminato dove ai primi di maggio faceva la comparsa il frigo dei gelati con due scomparti, quelli in vaschetta con i gusti fragola, panna, stracciatella e amarena con golose striature di color rosso e quelli confezionati che quasi mai erano quelli raffigurati dal colorato cartellone pubblicitario che faceva bella mostra di se’ all’ entrata.
Dopo pranzo ricevevo 100 lire per comperare due piccoli coni gelato uno per me è uno per mamma da 30 Lire e se ero stata brava a scuola la domenica potevo avere il cono da 50 Lire.
L’ ostessa era sempre generosa e mi dava sempre una porzione un pochino più grande di quella dovuta.
Era il momento dolce delle giornate estive quelle che precedevano la fine della scuola, quando indossavo lo scamiciato con i sandaletti con i tre buchi e i capelli raccolti da mamma in un chignon a cipolla e sedute l’ una vicina all’ altra sulla piccola panchina sotto i due ippocastani gustavamo il nostro frammento di mondanità.
Adesso i gelati hanno gusti “ pazzeschi” (mai aggettivo mi sembra più stucchevole per definire qualsivoglia contesto) sono presentati in vaschette fashion che tripudiano di nocciole, noci, scaglie di cioccolata, ma la dolcezza del cono da 30 Lire non potrà mai essere uguale, perché e’ nella semplicità che spesso dimora l’ assoluto del bello, della pace, del puro.
Felice sera da Lory
@ foto Pinterest
Lory che dolcissimo ricordo che hai condiviso con noi…emozionante come i ricordi più intensi ..
PS i sandali a tre buchi li ho cercati a lungo per Filiberto visto che saremo al battesimo del cuginetto ma nn li ho trovati (ho trovato un paio carino e abbastanza classico di geox ..)
Buona serata a te
Da mia nonna il pomeriggio passava la Ro’ (Rosina) la signora col carretto dei dolciumi del qual ricordo le mentine (piccoli portoni di zucchero dai diversi gusti e colori) le “mente al gancio”( bastoncini di menta striata) e il gelato fiordipanna e stracciatella…bei ricordi ma così lontani e sfocati che non son neppure sicura del tutto….in seguito poi iniziai ad amare il “Pinguino”, praticamente stracciatella..ristrutturata 😁adesso non sono amante del gelato e se lo prendo è allo yogurt o un gusto acidulo.
Katia che bello questo ricordo del carretto dei dolci. Sai che anch’ io rarissimamente mangio il gelato forse a volte la sera dopo cena una mini mini porzione al limone per “digerire” (anche se so che non è quello lo scopo) grazie di aver condiviso con noi questo dolcissimo commento. Lori
Gentile signora,
mi permetto di suggerirle due negozi milanesi, tra loro vicini e specializzati in articoli per l’infanzia, dove potrà forse reperire il modello desiderato:
– Pupi Solari, piazza Tommaseo;
– Peter Pan Srl, via Ariosto angolo via Mascheroni.
Buona giornata.
ma che carina “!!!
Grazie Milena di cuore..mi segno gli indirizzi..per la prossima volta.👌👌
Daniela grazie sei sempre super dolce con me e presente con i tuoi commenti. Per i sandaletti hai provato su zelando? O su Amazon? Baci e buona serata qui temprale in arrivò
Bellissimi ricordi Lory ❤
grazie Sara qui oggi piove e sono contenta perche’ l’ afa è un po’ meno
Cara Lory, molto commovente il ricordo di te e la tua mamma che gustavate il gelato sedute sulla panchina
La meraviglia di un tempo che non si può dimenticare!
Un abbraccio affettuoso ❤
Maria LUisa sai che ogni volta che vado a Seren ripenso a quella panchina con gli immensi ippocastani! ora non ci sono piu’ e l’ osteria ha chiuso da anni. un abbraccio
Cara Lori, grazie per questo intimo ricordo condiviso.
Ho gustato il primo gelato di stagione due settimane fa, a Pavia, optando per la coppetta.
Non riesco proprio a mangiare il gelato in inverno: per me sarebbe come portare in tavola lo stufato a Ferragosto.. e poi credo che attendere mi consenta di apprezzarlo di più, come mi accade con i regali di Natale.
I gusti? Crema e fragola, in una ricerca di semplicità che mi accomuna a te, ancora.
Ammetto che, negli anni passati, ho rincorso la novità (come nello shopping), quindi non demonizzo nessuna scelta, ma ora avverto il bisogno di una “rassicurante monotonia”, la stessa che mi porta a prediligere la classica crostata a torte più elaborate, una camicia bianca su pantalone a sigaretta e mocassini/ballerine, infine una passeggiata al parco o sulle rive dello stesso amato mare del Salento, che spero di riabbracciare anche quest’anno..
Un abbraccio a te e un saluto a tuo marito: vado a rileggere il post sul “pain perdu”, che penso di preparare per la colazione, più sostenuta, del prossimo weekend.
Milena sai che il post sul Pain Perdu è uno dei capitoli del mio libro? e’ un racconto a cui sono molto affezionata. Mangio raramente gelato adesso e se lo prendo è sempre con il cono di cialda che adoro, al gusto cioccolato fondente e con la panna alla faccia del mio colesterolo!!! anch’io come te amo le crostate alla marmellata e nel vestire a giorni sono molto classica a giorni sento il bisogno di una piccola trasgressione. Ti abbraccio e un saluto a tuo marito e buona colazione “rinforzata di pain perdu e dolcezza” per il prossimo fine settimana
Che bei ricordi, evochi momenti magici.grazie
Elena cara spero di vederti presto dopo questo ponte di giugno ti aspetto baci lori
Che bei ricordi lory riesci sempre a trovare le parole giuste!” I sandalini con i tre anch’io li portavo e mi piacciono ancora ora potessi trovarli, sono riuscita a metterli anche a mio figlio quando era piccolo ora ha 28 anni e infuso di riso credo che tu possa trovarli ancora per il tuo piccolino forse da gusella non so se esiste ancora …..li per i bambini si trovavano cose veramente sfiziose
Elisabetta sai che li hanno riproposti per le persone adulte, non ricordo il brand forse se cerchi in internet trovi qualcosa che puoi ordinare online e sicuramente a Milano ci sara’ qualche negozio che li ha perche’ sono di moda! grazie per i tuoi complimenti e i tuoi commenti un abbraccio lori