In questa veste non mi immaginate lo so: con scarponi antinfortunistici ai piedi, guanti da lavoro, mannaia, ciocchi di legna, carriola.
Fare la legna e’ stata una delle tante cose che mio padre mi ha insegnato da bimba, che ho imparato e poi accantonato quando mi sono trasferita dal paese alla citta’.
Il temporale dell’ otto agosto scorso ha abbattuto un pino enorme nel giardino comune ed il tronco, ripulito dai rami, ci e’ stato regalato tagliato in pezzi dai quali ricavare i ciocchi di legna ( le stele ) per l’ inverno.
I pezzi sono stati tagliati prima con la motosega, sventrati con mazza e cugni.
A me il compito di usare la mannaia per ricavarne i ciocchi, caricarli su una carriola, scaricarli ed farne una catasta ( la moia).
Oggi pomeriggio mi sono dedicata a questo, non ho dimenticato come si fa: il piacere del profumo della legna appena tagliata, della resina, il rumore della “ manera” (la mannaia) che fende la legna ancora “ verde”, la catasta che prende forma, con file regolari e perfettamente lineari, la fatica sana che rende forti.
Frank mi osssevava incredulo, quasi fossi un elfo.
Il piacere ritrovato di gesti antichi, persi nel tempo, nella fretta del vivere, la gioia di quella mia parte snow che profuma di pino e di fuoco acceso.
@ foto Pinterest/ web
👏👏👏Brava lory sei sorprendente❣😘😘😘 ps amo la catasta di legna fuori dalle case ❤ con il gatto accovacciato…🐈
Sorprendente! Che dolce sei! Sono nata contandina e povera ho imparato molto, messo da parte, alla fine questa è la mia vera natura… anche se con il tempo sono diventata un pochino luxury, sono molto snow!!!! ❤️😘
Sorprendente! Grazie! 🤗sono nata contadina e povera, ho imparato molto e messo da parte, ma alla fine questa è la mia vera indole, molto snow, anche se nel tempo sono diventata un pochino luxury! 🤗❤️
Non saprei da che parte cominciare… però mi piacerebbe imparare. Quando vivevo a Varese facevamo portare la legna di faggio da mettere sul caminetto. Aiutavo anch’io ad ammassarla al muro e mano a mano che la stagione passava la catasta era sempre più piccola sino a quando dovevamo farne portare qualche altro quintale. Il caminetto acceso sa d’autunno. Ti vedo Lori a tagliare la legna
Buona settimana!
Gisella sono molto piu’ a mio agio con la legna da tagliare che con un viaggio in aereo!!!! e ci siamo capite!!! 😩 Immagino che ti manchi il tuo bellissimo camino, ma puoi mettere tante candele e godere di un panorama spettacolare! Un abbraccio girl e buona domenica
Che bei ricordi, pure io ho sempre fatto legna con mio papà sia a casa che in baita (avevo la mia mini accetta).
Brava Lori, sei sempre super attiva e piena di risorse.
Felice settimana.
Grazie Roberta, e buona domenica! La mini accetta… questa non la sapevo… che dolce immagine!
Grazie per aver condiviso questi ricordi e saperi! Leggo spesso di adulti che si ritrovano a compiere gesti appresi da bambini, forse compiuti in modo inconsapevole ma nondimeno entrati a far parte del bagaglio personale. Credo sia questo il segreto di una buona vita: non perdere l’infantile gioia di stupirsi e di apprendere, mantenendo al contempo uno spirito lieve, che ami imparare senza “calcolare” l’immediato tornaconto pratico. Buona giornata!
grazie a te Milena per l’ affetto con il quale commenti i miei post. Io da piccola ho dovuto imparare a diventare in fretta grande, eravamo una famiglia con poche possibilità e dovevo aiutare in casa, ma serbo di questi antichi gesti un dolcissimo ricordo. La fatica attraverso il lavoro manuale ritempra il fisico e la mente, sopratutto il lavoro con la legna che profuma di bosco e quello con il fieno sono i miei preferiti. Una dolce domenica
Bravissima Lory, nella casa di mio suocero in campagna, c’è una capanna, con legna accatastata e fatta da lui, un capolavoro di precisione e fatica!I gatti che fanno capolino e creano la loro dimora! Uno spettacolo della natura! Bellissimo racconto! Un abbraccio forte! Buon pomeriggio!💚
Maria Luisa, di base sono una contadina trasportata in citta’ ed il lavoro di fatica fa bene al corpo ed alla mente. Che bella l’ immagine dalla capanna di legna e dei gattini che cercano dimora magari all’ ultimo solo d’ autunno.
Un abbraccio