Il panificio ogni sera li lasciava davanti alla porta prima di abbassare la serranda: scatoloni di buon cartone color biscotto esattamente della misura che le serviva per contenere i suoi vestiti ripiegati con ordine da tenere sotto il letto.
Prima di spegnare la luce si guardo’ attorno: la brandina appoggiata contro la parete, il grande frigorifero al cui rumore si era abituata come ad una ninna nanna, la vetrina di porcellane con il servizio buono di mamma, la macchina da cucire Singer sulla quale studiava, la finestra che lasciava passare gli spifferi.
Sembrava un quadro dipinto male che lei avrebbe voluto ridipingere di rosa, ed invece era la stanza nella quale ogni sera si addormentava con il cuore pieno di sogni.
Abbiamo stanze che ci accompagneranno per sempre, anche se nel tempo e dopo moltissimi anni il loro quadro è stato ridipinto, anche se sono diventata grande.
Perche’ i sogni non fanno rumore. Lory
Abbiamo tutti le nostre stanze dei desideri e dei sogni. Luoghi dove tornare, dove chiudere gli occhi e sognare. Buona serata
Si Roberta, nel tempo sono riuscita a modificare la mia vita e quella stanza che per me ha rappresentato tanta poverta’! un abbraccio
Che bei ricordi Lory! Mi fanno tornare indietro nel tempo, con un velo di malinconia, mi ritrovo nella mia stanza preferita, quando facevo i compiti e la mia mamma cuciva a macchina gli abiti! Buona notte 😊 un abbraccio grande 💖😘
Maria Luisa grazie! Sono sempre un po’ titubante nel raccontare la mia infanzia… perché a tratti non è stata proprio facile.. ma questa sono io un po’ snow… un po’ luxury! un abbraccio