Just a perfect outfit… la merceria del troppo!

Ho riflettuto se pubblicare questo post, incerta se fossi riuscita ad esprimere al meglio ciò che desidero comunicare e volutamente ho scelto  delle foto che fossero in contrasto con il suo contenuto.

In questo lungo periodo di quarantena ho notato che su Instagram  si e’ accentuata la tendenza sopratutto femminile di pubblicizzare articoli di moda apostrofandoli  con aggettivi come “ sublime, fantastico, eccezionale”  anche quando in effetti non lo sono in un crescendo quotidiano di “gridolini” su video  il cui intento sarebbe quello di indurci all’acquisto.

Ho trovato tutto questo irritante e fuori luogo in un momento in cui sia le grandi case di moda, che le influencer più note e pagate hanno fatto un passo indietro, limitando gli articoli pubblicizzati e l’ ostentazione smaccata del ” divino ed adorabile”.

Mi sembra che queste signore, che hanno qualche migliaia di follower (poi da verificare se autentici o meno) stiano perdendo il senso della misura.

Concordo con il dare spazio al made in Italy, ai prodotti artigianali di nicchia, alle piccole botteghe di moda, ma tutto questo deve essere a mio avviso fatto con garbo, moderando i toni, nella consapevolezza che ci sono ferite lasciate da questa pandemia che hanno bisogno di tempo e di discrezione per essere sanate.

Felice giornata da Snowinlxury!

@foto Pinterest/web

8 Comments
    1. grazie mia cara Sabbionara!ho un’idea ben precisa in testa di queste sciure che pensano di avere in mano il mondo !! ma volutamente non ho messo il nome!!!baci

      1. Buongiorno Lory, sono pienamente d’accordo con quello che hai scritto, c’è sempre il più su ogni cosa, io amo i negozietti dei piccoli paesi, spero che questo lungo periodo di fermo , di incertezze possa riscattare e riconsiderare gli artigiani del made in Italy! Frutto di passione e di ingegno per il grande lavoro! ❤🤗Buon weekend a tutti!

        1. Maria Luisa cara io sto prediligendo i piccoli negozi di paese, dove ancora riesco a trovare la calma a passo lento che Di cui mai come in questo momento Sento il bisogno. Buona settimana ❤️

  1. Mi sono sempre chiesta come mai non sento mai critiche a certe sfilate anche da parte delle giornaliste di moda. Capisco che poi alla fine siamo noi consumatori a decretare le cose da acquistare ma spesso il nostro senso critico è fuorviato e “rimaneggiato” da fashion blogger dietro cui, alcune volte, si nascondono brand più o meno famosi. Mi piace questo tuo spazio perchè tu Lory sei autentica. Grazie

    1. Cecilia Grazie, quando ho aperto il blog mi avevano consigliato di pretendere quello che mi avrebbero offerto certe Marche anche locali pur di aumentare i follower. Mi sono sempre rifiutata di fare da appendino, le metto una foto di un mio outfit sono cose che ho comperato io. Certo metto foto di noti brand etc, ma non mi vedrete mai su Instagram fare da appendi abiti a cose o prodotti, non è questo il senso del mio blog, non mi interessa guadagnare.. lo dico davvero! E sono irritata da tutte queste sciure che pubblicizzano ogni giorno dico ogni giorno qualsiasi cosa “ divina ☹️🙈☹️🙈☹️🙈☹️

  2. Cara Loredana, il tuo post mi ha fatta sorridere!
    Spesso provo un senso di smarrimento di fronte all’uso di superlativi e punti esclamativi per descrivere abiti, cibi e arredi: tutti piaceri gradevolissimi, non lo nego, ma stiamo comunque parlando di oggetti, nella maggior parte dei casi superflui.
    Stessa reazione per effusioni corporee (leggi baci e abbracci) e slanci verbali (“tesoro”, “che piacere”) dispensati al primo incontro, ai quali son tentata di rispondere così: “Mia cara, sono lieta di fare la tua conoscenza ma forse stiamo un po’ esagerando: che parole e gesti useremo se ci rincontriamo?”
    Concludo, prima di passare ai saluti: il mondo è vario, che ognuno faccia le proprie scelte, se possibile nel rispetto dell’altro e con onestà.
    Buon primo fine-settimana di giugno, da noi iniziato al parco respirando il profumo dei tigli (raccolti per ottime tisane) e ammirando i salici che si specchiavano nel laghetto punteggiato di papere e tartarughe, con le fronde degli alberi che, mosse dal vento, producevano musica come fossero canne d’organo.

    1. Milena cara proprio in questi giorni leggo alcuni messaggi sul mio profilo Instagram di una lettrice che mi sembrano eccessivi e che ti confesso mi imbarazzano, anche se, voglio credere, scritti con i migliori intententi, ma come scrivi tu, “ dispensati al primo incontro seppur social”. Io sono una vecchia signora in questo e diffido di chi al primo incontro mi riserva troppi complimenti! Leggo con piacere delle tue belle passeggiate che hanno il sapore della quiete introspettiva, del contatto in punta di piedi con la natura! Qui oggi piove, e a me piace moltissimo. Un abbraccio 😊

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