Lo stand appendiabiti mi osserva con aria mesta e contrita mentre su di esso via via trovano posto gli indumenti che ho deciso di eliminare per il prossimo autunno inverno, suddivisi per colore, pesantezza, vestibilita’: un traking coraggioso all’ interno del mio guardaroba.
Via tutto quello che è in disarmonia con il mio sentirmi bene nei miei panni.
Un atto liberatorio e di fermezza disfarsi di capi che hanno comportato un’ esborso finanziario e che forse potrebbero ancora essere indossati in quelle giornate nelle quali impera il mantra “finisco di usarlo questa stagione” che portera’ ad una sola inevitabile sensazione “vecchia zitella in mesto spolvero”! (con rispetto naturalmente per tutte le signorine non ammogliate).
Ma questo cambio di stagione racchiude in se’ un significato molto piu’ profondo.
C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, nel quale regalavo i miei capi piu’ belli alle amiche spinta da un bisogno di sentirmi amata, accettata. Questa generosita’ venne interpretata come un gesto scontato ed implicito da parte mia.
Ricordo ancora la notte in cui mi svegliai soprafatta da nausea ripensando al modo del tutto errato attraverso il quale ricercavo approvazione ed amore.
Per giorni sono rimasta in bilico sull’ anta della mia dignita’, sballottata da un cassetto all’ altro della mia stupidita’ con gli occhi pieni di naftalina che per anni mi avevano impedito di percepire il vero profumo dell’ autostima che non e’ mai correlata al dare.
Fu un cambio armadio epocale: da allora gli indumenti smessi vengono ceduti a modico prezzo ad un negozio 2hand.
L’ odore della naftalina si è tramutato nel profumo di liberta’, rispetto ed amore verso me stessa.
Respirandolesalitesempre!
@foto pinterest/web
Lory io dono i miei abiti smessi sempre alla Caritas o una cooperativa locale che aiuta famiglie in difficoltà (anche italiane)… non ho stagione x il cambio armadi e decluttering..lo faccio ogni volta che non trovo più spazio per le cose nuove e quelle di Filiberto poiché ahimé non ho ancora un armafio tutto per lui..e mi rendo conto che tanta roba vecchia, stretta, anche se perfetta e costosa,non ha senso tenere…
Mi rilassa e sto meglio..
Grazie per aver condiviso cn noi questa tua parte di vita…trovo che regalare gli abiti belli ma smessi sia un bel gesto..le persone a cui hai destinato questo atto di generosità evidentemente non hanno capito e non meritavano il tuo affetto,il tuo pensare a loro…
Daniela come ho risposto a Gisella il mio post è per me molto “forte”. va letto nell’ insieme del libro e della mia storia vissuta. Forse ho incontrato le persone meno adatte, o forse mi sono posta io nel modo errato, avendo aspettative, poiche’ le persone non erano a me sconosciute ma legate a me da rapporti di amicizia. Sono felice che mi accogliate sempre nella mia interezza e che io possa sempre essere me stessa in quello che racconto. Cecilia che mi ha conosciuta di persona mi ha fatto un complimento bellissimo “lori sei proprio come ti descrivi nel blog” un abbraccio
Ciao Lori, ho sempre regalato gli abiti buoni che però non mettervo più. Sia i miei che quelli di mio marito e dei miei figli.
Non mi è mai passato per la testa il tuo pensiero, ho solamente pensato che avrei potuto dare una mano (nel mio piccolo) a qualcun’altro. L’ho fatto e continuerò a farlo.
Anzi ho un progetto a cui intendo dare vita al mio rientro a Varese. Ho così tante cose mie ma anche di mia mamma… e così con un’amica faremo una vendita a pochi soldi di tutto quello che non usiamo più e doneremo al reparto dei bambini dell’ospedale di Varese il ricavato.
È una goccia nel mare, lo so, ma se ci organizziamo bene e chiediamo alla nostra cerchia di amici di collaborare allora…
Un abbraccio
Gisella cara il mio vissuto che come ormai sapete si evince dal mio libro mi ha portata a sviluppare meccanismi di ricerca di conferme che sono difficili da spiegare e anche da palesare. Il mio post è “molto forte” per me, dichiarare apertamente quello che provo mi fa senire libera. L’ episodio che ho citato è come dice daniela “ho incontrato forse le persone non adatte” ma dovrei scrivere un volume per dettagliare tutto quello che mi ha portato a questa riflessione. Grazie del tuo commento ed è molto bello quello che intraprendi per azione caritatevole verso i meno abbienti.
p.s. concordo con Daniela! Hai avuto la sfortuna di trovare persone “sbagliate”
Prima o poi mi cimenterò anche io nel declattering e mi libererò di tutto ciò che blocca la mia crescita 🤗
Lo hai promesso.. ricordi.. hai preso appunti!!! bacio
Sai, io butto raramente vestiti… Quello che acquisto, lo indosso per molti anni. E di solito quando arrivo a decidermi di eliminare alcuni capi, è perché sono così vecchi e usati che è vergognoso persino darli alla Caritas! Di solito passano direttamente a quei bidoni per la raccolta differenziata degli indumenti. Ricordo che da bambina però era normale scambiarsi i vestiti usati tra cuginetti, i più grandi passavano ai più piccoli.
Il tuo post si capisce che è molto intimo, una finestra sul tuo cuore. Non parla solo di vestiti, ma di qualcosa ben al di là.
Lucia, mi hai commossa, hai colto esattamente quello che volevo scrivere. Il mio blog non è solo moda, come ben sapete, è una parte di me, dove riesco a mettermi a nudo e questo mi ascrivo richiede coraggio e il desiderio di andare oltre… per crescere. grazie davvero di cuore! non sai quanto piacere mi abbia fatto questa tua riflessione.
Un abbraccio 😊
Buon pomeriggio cara Lory, il tuo post racchiude, secondo me ,un vissuto di sentimenti venuti dal cuore.
Fatto tutto con passione ed amore,ma non tutti riescono purtroppo a recepire.
Comunque si volta sempre pagina,anche se tante cose lasciano l’amaro in bocca!
Grazie per i consigli,dovrei fare un cambio armadio deciso! Ce la farò?
Un abbraccio a te !
Un saluto a tutti
❤😘
Maria Luisa grazie ormai mi conosci e ancora tanto devo lavorare su di me. Anche cristo scaccio’ dal tempio chi ne aveva fatto una spelonca di ladri, come dire che bisogna avere cura della nostra autostima, della nostra divinità. Io no smetterò di essere generosa ma sarà un atto più rispettoso verso me stessa.
Cambio armadio dal primo settembre forza che ti vedo! 🥰🤗
Cara Lori, non lasciare che nessuno ti cambi. Se sei di indole generosa , allora dai. Dona e basta , senza aspettarti riconoscenza, sono convinta che anche se hai incontrato persone poco grate, il bene che si fa in gesti gentili prima o poi ritorni indietro, in forme diverse magari, in ogni caso ritorna indietro a te , sotto forma di orgoglio di cio che sei.
Le tue parole fanno capire quanto tu sia stata ferita, ma non devi, liberati di questo , sii felice di essere così altruista e di darti tanto , è una cosa preziosa e rara, non farti cambiare da episodi spiacevoli.
Silvia grazie questo commento racchiude attenzione è una sensibilità nei miei confronti, hai colto le sfumature di quello che ho scritto per me liberatorio. La mia natura generosa rimarrà tale ma sarà rivolta a situazioni che lo meritano veramente con un approccio più meditato. Le buttiadi sono state un gesto liberatorio di grande impatto per me. Grazie del tuo affetto grazie davvero buona domenica lory