Manca ancora qualche mese alla primavera, fa freddo, ma nell’ aria si respira voglia di nuovo. Per la prossima primavera adottare un look basico, recuperando quello che abbiamo nell’armadio.
Sistemare, riadattare i capi di buona sartoria e’ stato il messaggio che molti stilisti hanno dato in occasione delle ultime sfilate a Pitti Uomo, uno tra tutti Brunello Cucinelli.
Lentamente si fa spazio la nuova tendenza di recuperare, di acquistare meno puntando invece sulla qualità’ dopo anni di abbuffate nei negozi e nelle catene low cost.
Nella mia lista per la primavera inseriro’ un mocassino di buona fattura, una camicia azzurra dal taglio maschile, un pantalone a piccola fantasia magari sui toni del rosa e indossero’ qualche blazer invernale con una t-shirt bianca. Tutto all’ insegna del “poco, ma bello” come diceva la mia amica Fiorenza, tantissimi anni fa.
@foto MyTheresa/web
Cara Loredana, spero che questi nuovi post significhino che sei quasi guarita, come le tenere gemme che annunciano la primavera!
In ogni acquisto – cibo, moda, svaghi – cerco di seguire i principi “dan-sha-ri” e “less is more” ma faccio sempre più fatica a realizzarli: è come se il mercato livellasse tutto e tutti verso il basso, rendendo la qualità un lusso a prezzi esorbitanti.
Restando in tema, ieri ho letto alcuni tuoi vecchi post – mi mancavi… – dove parlavi con sconforto del cattivo gusto dilagante nei luoghi in cui vivi e lavori; ebbene, credo sarebbe utile recuperare la “panchina del silenzio”, che dava il titolo a uno di questi post: prima di ogni acquisto, essa ci aiuterebbe a sostare, riprender fiato e capire se la scelta sia davvero nostra o non piuttosto dettata dai condizionamenti esterni.
Un abbraccio e buon pomeriggio.
Milena cara sono ancora febbricitante è costretta a casa con il forte richiamo della montagna che mi aspetta… mi riempie il cuore leggere che hai letto alcuni miei post precendenti. Sai che da un po’ di tempo sto pensando di riunire i più bei post in un libro, che ne pensi?
Ritornando agli acquisti io da qualche tempo compero meno sopratutto da Zara che crea dipendenza, e’ un negozio di dolciumi per ragazze dove entri e qualcosa acquisiti per poi comprendere che la qualità non è quella che pensavi o che le foto del sito si discostano dai prodotti in negozio.
Ribadisco un concetto che è il filo conduttore di molti mei scritti : la “ silentarea” uno spazio di silenzio dove pensare a quello che veramente ci fa stare bene.
E qui mi rispondo anche al tuo commento sul divano pink….e’ vero NON DOBBIAMO SVELARE TUTTO DI NOI.. e di questa frase che oggi arriva come un dono ti ringrazio, la farò mia, per una maggiore frugalità nel raccontarmi non tanto qui nel blog ma con amiche e colleghe dove spesso mi lascio andare, vittima di quella spontaneità che mi e caratteriale e che poi mi si ritorce contro.
Grazie del tuo affetto buon pomeriggio Lory
A proposito di primavera oggi ho preso una ballerina nera a punta….basica,semolicecma perfetta x tante occasioni…
Sposo innoienonla tua filosofia:poco ma bello!
Concordo con poco ma bello👍 per quanto riguarda la camicia azzurra l ho presa l altro giorno per mia figlia è di aspesi semplice ma bella😍
Cara Lory, mi ripeto: sono io che ti ringrazio per farmi sentire meno strana e sola.
Il tuo libro potrebbe assumere la forma del diario o dell’epistolario; avrei anche un’idea per il titolo: “Le parole gentili”, chiedendo però prima il copyright ad un’altra affezionata lettrice del blog, di cui ora mi sfugge il nome…
Per quanto riguarda la scelta di moderare la tua spontaneità, credo dovresti prenderla solo se ti fa sentire bene con te stessa, non in risposta all’eventuale reazione negativa degli altri: troverai sempre qualcuno che ti critica o non ti capisce, mentre tu sei una sola e vale la pena che resti fedele a te stessa.
Ti auguro una piena guarigione e una serena domenica.
Milena cara grazie! non ancora influenzata… non passa piu’! E’ vero rimanere se’ stessi sempre, ma devo cercare di tutelarmi dalle troppe delusioni, dalle persone che a volte “ti usano contro” quello che tu in buona fede e con entusiasmo di te racconti! sai quante volte mi e’ successo!! e questo vale anche per la generosità’ sia materiale che emotiva ….darsi veramente a chi merita.
grazie del tuo affetto Lory
Lory cara, sto arrivando alle stesse conclusioni; temo solo che ciò implichi un freno inibitore, una parziale “rinunzia” a ciò che sento e in cui credo, senza ottenere in cambio la sicurezza di non esser comunque ferita.
Un abbraccio.
Milena cara la sicurezza di non essere ferite non l’avremo mai.. ci sara’ sempre qualcuno che per affrancare se’ stesso affonderà la lamina nel burro della nostra sensibilità’, ma meno burro mettiamo sul piatto minore sara’ la fenditura della lama.
Un abbraccio
volevo scrivere “lama”
Poco ma buono giusto!!!! e concordo basta abbuffate di catene low cost
Esatto Elisabetta! io ho avuto il mio periodo di abbuffate da Zara e mi piaceva pure.. poi la qualita’ e’ scaduta drasticamente e allora ho preferito fare scelte piu’ mirate e di qualita’ un abbraccio