La prima è stata il passo Gardena in una fredda e nevosa giornata del febbraio 2008. A piedi di corsa, dove i molti salgono in bicicletta.
Si sono susseguiti il passo Pordoi, il Passo Sella da entrambi i versanti, il passo Stelvio, il Rombo, il Giau, il passo Fedaia, il passo Pennes, la salita al Gardeccia, al Rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo, la salita a Plan de Corones dal Furcia, il passo della Mendola, la salita al rifugio Cinque Torri, il passo Valparola, la salita allo Zoncolan, al Passo San Pellegrino ed altre ancora, meno conosciute come quella a Cima Grappa, al Colle sopra Bolzano, al Penegal.
Salite aspre, che ti sfidano con le loro pendenze, con i cambiamenti improvvisi di tempo, con la neve che ti punge il viso, con la pioggia che ti entra nei muscoli indolenziti.Salite che richiedono umiltà nell’ affrontarle.
Salite magiche.
Le mie salite del cuore, perché su ognuna ho portato e lasciato qualcosa, perché anche la prossima sarà una sfida, una preghiera di gioia alla vita!
Insolitariasemprefinoallacima.
Perché i sogni non fanno rumore!
(Post del 2016 aggiornato)
Del Passo dello Stelvio ho ricordi bellissimi… paesaggi incantati, sembra di essere in un’altra dimensione, di vivere un sogno…agosto, tutt’intorno cime innevate e un sole che fa risplendere ogni cosa in maniera semplicemente meravigliosa!
Grazie Giusy lo Stelvio e’ re Stelvio per la sua salita bellissima e impegnativa! 😘
Grande stima
chapeau !!!