Era da tempo che desideravo scrivere questo post prendendo a prestito il titolo di un romanzo che lessi anni fa “L’ eleganza del riccio” .
Il post pandemia ha, a mio avviso, modificato la modalita’ di relazionarsi, sia con le conoscenze che con le amicizie, dove la benevolenza all’ ascolto e’ stata sostituita da una ritrosia e da un’ avarizia di parole, tempo, affetto, educazione.
La voracita’ con la quale è stata consumata l’ estata appena terminata dove tutto è stato preso d’ assalto, dove si è speso forse piu’ del dovuto è stato il pentagramma di questo momento storico, un beach party al quale tutti volevano partecipare per arraffare momenti di tempo perduto.
Gioiosa ed espansiva per natura, mi sono ritrovata fuori sede, in un contesto che mi ha fatta sentire a disagio, sia in ufficio che nelle relazioni interpersonali, non tutte certo, ma molte.
Sfumature quasi impercettibili, crepe su una lastra di cristallo difficile da vedere, ma presenti.
S’ impone quindi davvero un’ austerita’ emotiva e non solo energetica? Temo di si’ oltre ad un grado di calore in casa, bisognera’ imparare a contenere quello che di noi vogliamo esplicitare nella quotidianita’.
L’ eleganza del riccio sara’ il mio outfit d’ inverno.
Lory
@ foto Pinterst
ciao Lori, forse un poco hai ragione. Il desiderio di godere quello che ci era stato sottratto dalla pandemia ha portato alcuni voler recuperare il tempo perduto durante il Covid… Quindi forse c’era nell’aria questo desiderio di voler “far festa”. Mi auguro però, che solo in pochi (se ci sono stati) abbiano speso più del dovuto…
Mi spiace tu ti sia sentita inadeguata in alcune situazioni.
Forse sono fortunata o meno perspicace e profonda di te, ma non ho avuto la tua stessa percezione.
Forse la mia estate è stata piena di tante cose che dovevo seguire e sono stata meno attenta… però ti dico: no, non diventare riccio! Non cambiare il tuo modo di essere perché alla fine puniresti anche te stessa e ciò a me spiacerebbe davvero tanto.
A presto cara amica mia!
Un po forse cara Lori hai ragione prima del covid era un pò tutto troppo, bisogna anche fermarsi e assaporare il silenzio, io ho capito ad esempio alle amicizia a qui tengo veramente diversamente tagliare come rami secchi, anche amicizie di tanti anni (senza diventare riccio 🙂
Elisabetta concordo pienamente con te, tagliare e potare, con delicatezza tenendo solo i rami che davvero faranno rifiorire l’albero delle nostre amicizie. ti abbraccio
Buon pomeriggio Lory,
Sono convinta ,che si è perso il senso di tante cose, ho notato anche io la corsa al tutto e subito….
Per i rapporti con le persone, con la natura, con il rispetto di tutto ciò che abbiamo, stiamo ad una situazione molto ma molto difficile!
Penso però che non dobbiamo mai arrenderci, anche quando pensiamo che si sgretola ogni cosa…
Se riflettiamo abbiamo tanto di meraviglioso, mai cara amica chiudersi a riccio,forza!!!
Grazie per questo post, un abbraccio affettuoso 💗
Maria Luisa arrendersi mai, dobbiamo (dovremmo – dovrei) rivedere la modalita’ di approcciarsi non dico a tutti, ma in generale. Recuperare antichi valori dentro di noi forse uno fra tutti quello della condivisione misurata e saggia ed educata. Abbiamo davvero molto, in primis la salute Ti abbraccio
Cara Lori, più che di contenimento dei sentimenti parlerei di un discernimento per comprendere come esprimerli, senza rigidità ma adattandosi ai contesti e alle persone.
Fatico a mettere in pratica ciò che scrivo, complici la mia riservatezza e timidezza, ma penso che possa essere un buon modo per non chiudersi a riccio e, al contempo, non disperdere i tesori del cuore in discorsi affrettati e avventati.
Quando poi parli di “avarizia”, “ritrosia”, “voracità”, temo ahimé che si tratti di condizioni presenti nella nostra società frettolosamente distratta già prima del Covid: sta a ciascuno di noi resistere e coltivare gentilezza, attenzione, cura.
Come Gisella, credo infine che ques’estate ci sia stato di tutto un po’: la voglia di divertirsi è stata espressa con minore o maggior equilibrio a seconda del vissuto di ciascuno.
Buon pomeriggio e un saluto a tuo marito Frank.
Milena cara come sempre i tuoi commenti portano alla riflessione, alla delicata attenzione che tu poni alle sfumature dei sentimenti. Come te fatico e non poco a mettere in pratica quello che con tanta enfasi scrivo nel blog, non sempre riesco ad essere come vorrei, come mi immagino doveri essere, contenuta e misurata. Sono espansiva,ma… ecco il punto sul quale sto lavorando è racchiuso nella prima fase del tuo commento ” adattarsi alle persone ed ai contesti”
Ti auguro una buona colazione con la musica di rai 3 in sottofondo ed il tuo tea bianco. un caro saluto a tuo marito, un abbraccio lori